domenica 2 dicembre 2007

perché non commenti mai chi leggi?

Dai, raccontaci le tue motivazioni, ci saranno utili al fine di questa ricerca.

16 commenti:

AAA Copywriter ha detto...

Commento, quando ho qualcosa da dire

Anonimo ha detto...

em... la ricerca è dedicata ai luker

studentefreelance ha detto...

Perchè a volte si rischia di essere palesi...o banali!

Lo si fa soltanto per essere presenti e questo non è sempre un bene!

gd ha detto...

La prima cosa che mi chiedo è se posso considerarmi lurker... Negli ultimi giorni ho lasciato diversi commenti qua e là, quindi non sarei un lurker; però mi possono capitare periodi anche di mesi "in sola lettura"... Insomma commentare non è un'attività quotidiana. In genere commento se sento di avere qualcosa da aggiungere e non solo per dire «sono d’accordo».

Comunque, “sono d’accordo” con l’iniziativa :-)

Anonimo ha detto...

Perché non mi piace il sistema dei commenti. Lo trovo incasinato e poco fruibile, sono abituato ai forum dove è tutto più in ordine.

Anonimo ha detto...

Non mi piace il sistema dei commenti, non solo non scrivo, ma non li leggo mai.

balira ha detto...

già perdo troppo tempo a seguire più di 100 feed (tutti interessanti, eh!)

gek ha detto...

perché i commenti servono solo a creare il vento necessario per spingere alla deriva alla massima velocità l'ego dell'autore di turno, gonfiato all'inverosimile da un auto-compiacimento spropositato. troppo spesso chi ha un blog lo fa solo per mettersi in mostra, per risultare interessante e intelligente, sperando poi che nei commenti abbia un tornaconto, una conferma di queste sue sedicenti doti da grande scrittore/intrattenitore/intellettuale.
Io leggo, se mi piace tornerò, se penso che siano solo posts vuoti non tornerò. Come se compri un libro, ti piace, compri anche il secondo dello stesso autore. se non ti piace non lo compri più.
Troppo spesso i blogs vengono sopravvalutati e considerati calderoni di idee e spazio per scambio di opinioni, ma a mio avviso non è lo strumento più adatto a tale scopo; per discussioni e espressioni di punti di vista ci sono i forum! I blog sono più come un surrogato per scrivere un'intimista opinione, o un sentimento, o un pensiero, totalmente unilaterale. Infatti parte già con il presupposto sbagliato: in una discussione tutti devono essere sullo stesso piano, altrimenti diventa indottrinamento!
In un blog invece non si ha questo rapporto paritetico, l'autore ha massima visibilità per i suoi pensieri, può permettersi di censurare certe risposte (non che poi lo faccia necessariamente, ma ne ha facoltà)... è molto più vicino, come forma di media, ad uno scrittore.
L'autore di un libro mica si lamenta se i lettori non scrivono milioni di lettere per congratularsi o disapprovare qualcosa che ha scritto!al massimo guarderà il numero di copie vendute (in un blog il numero di accessi), e tirerà le somme di quanto è apprezzato. Tutto da dimostrare poi che il grado di apprezzamento da parte del pubblico sia indice della propria bravura in un certo mestiere...
Ora, se volete, potete commentare questo.

Anonimo ha detto...

Anch'io, molto banalmente, commento solo se ho qualcosa da dire.
Qualche volta faccio eccezioni, quando a scrivere è qualcuno che conosco di persona, ad esempio, e mi limiti ad un saluto di cortesia.

Anonimo ha detto...

E con questo ho decisamente infranto il mio "mai" del "perché non commenti mai?"

Di solito perché tanto sarebbe inutile.
In questo caso, vorrei segnalare che quasi mai quello del bloggher è un mestiere.
Quando lo diventa, e lo diventa solo per i più famosi, iscrizione all'albo o meno, chi scrive è come un giornalista. E non sono mai stato tra quelli che scrivono lettere ai giornali.
Per i bloggher che lo fanno per il semplice piacere di farlo, e magari qualche volta cedono anche a un po' di narcisismo, credo che il peccato sia assolutamente veniale.
Ma è controproducente, comunque.
Le polemiche di classifica (ecc. ecc.) tra bloggher mi ricordano tanto la passione dei politici per le riforme elettorali.
Loro sono assolutamente convinti che siano fondamentali e importantissime. Ma al pubblico non gliene frega niente.

LB ha detto...

Se non commentare Blog vuol dire essere dei "guardoni" (come tradurrei "lurker", dal gergo degli addetti ai blog lavori) .. allora la domanda dovrebbe essere "perché un guardone dovrebbe commentare quello che scrive un altro guardone?".

Ci sono guardoni che scrivono e guardoni che leggono. I primi scrivono, evidentemente perché gli piace. Ai secondi piace leggere. Se gli piacesse scrivere avrebbero un loro Blog.

Allo stato attuale delle cose .. non mi sembra si possa dire altro.

Maria Grazia Fiore ha detto...

Io non sono certo una di quelle che non commenta MAI quello che legge ma che sicuramente commenta molto meno rispetto a quello che legge.

I motivi sono diversi a secondo dei luoghi e delle situazioni:

1) leggo spesso blog e pagine web che sono al di fuori dei miei interessi più stretti perché mi piace imparare cose che non conosco (sono una convinta assertrice del valore della zona di sviluppo prossimale) ma, proprio perché vado sul difficile :-), non sempre sono in grado di fare un commento - a mio parere - adeguato. E non vedo quale valore aggiunto potrebbe avere un "Ehi! Bel post!" detto da uno sconosciuto (se te lo dice qualcuno che già "conosci" è già diverso...)

2) quando l'argomento mi appassiona particolarmente, evito di intervenire se la discussione è impostata in maniera da dividere i buoni dai cattivi; servirebbe solo ad accendere un flaming inutile che lascia ognuno della propria opinione (e più incattivito di prima)

3) certe volte i blog si presentano come un salotto buono dove gli amici parlano tra di loro e lasciano gli altri a fare da tappezzeria. Se i contenuti sono buoni, preferisco continuare a leggere ma se non mi sento di casa, glisso sui commenti (anche se li leggo)

4) finché non hai un blog, è difficile iniziare a commentare altri blog anche se ne leggi molti. E' - da un certo punto di vista - l'altra faccia di quello che scrivevo qualche giorno fa circa il blog visto dall'esterno

Anonimo ha detto...

un lurker è tale in quanto gli interessa si, ma nn fino al punto di far scattare un commento. Magari inizia pure a scrivere una risposta, ma poi ad un certo punto pensa "ma che c***o sto a scrive ?" cancella tutto e se ne torna a leggere . . .

Anonimo ha detto...

Perchè il blog, contrariamente a quello che gli ex-sfasciatori di pc sostengono, non è uno strumento di democrazia, ma di grande confusione. Decisamente frustrante. Tra un "Viva la figa" e un "Viva Cegevara" (sic) dovrei dare il mio contributo? Esprimere una mia idea in un tale ambiente? Mah...

Fabrizio ha detto...

anonimo ha scritto: "Perchè il blog, contrariamente a quello che gli ex-sfasciatori di pc sostengono, non è uno strumento di democrazia, ma di grande confusione. Decisamente frustrante. Tra un "Viva la figa" e un "Viva Cegevara" (sic) dovrei dare il mio contributo? Esprimere una mia idea in un tale ambiente? Mah..."

ehi, ma che blog leggi???
Ti posso assicurare che esistono ottimi blog, che arricchiscono chi li legge; se poi tu visiti quei blog di cui parli sopra, allora la colpa è tua! Se vedo filmacci, non posso prendermela con tutto il cinema!

Anonimo ha detto...

sono d'accordo...in rete si possono trovare siti che contengono molta "arte"...e mi riferisco al termine ampio della parola...almeno per quello che penso io...scartate le cose inguardabili, molte persone cercano di esprimersi con internet...e ognuno lo fa a modo suo...Non intervengo il più delle volte perchè so di non avere una risposta...o magari so che non tornerò tanto presto su quel sito da guardarla...o nessuno nemmeno mai leggerà il mio commento...Quindi scrivo solo su siti che mi interessano veramente...e che visito spesso...gli altri li utilizzo solo per avere diverse opinioni su cose più disparate...quando avrò molto da dire..probabilmente aprirò un mio blog...dove altri potranno svolgere la funzione dei lurker!